ProfessionItaliane ha sottoposto alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati una serie di proposte sull’equo compenso. L’associazione sottolinea la necessità di arrivare in tempi rapidi all’unificazione delle proposte di legge in esame per concentrare la discussione parlamentare su un unico testo base
Esiste il rischio concreto che la fase di ripresa economica prevista per i prossimi anni esponga i liberi professionisti a distorsioni sui loro compensi. E’ necessario dunque aggiornare e completare le norme sull’equo compenso introdotte nel 2017.
E’ di questo avviso ProfessionItaliane, l’associazione che racchiude al proprio interno le rappresentanze professionali che aderiscono a CUP e RPT (a quest’ultima aderisce il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati), che lo scorso 9 giugno ha sottoposto alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati una serie di proposte in materia, auspicando di arrivare in tempi rapidi all’unificazione delle proposte di legge in esame per concentrare la discussione parlamentare su un unico testo base.
In merito a quanto proposto, l’associazione ha inoltrato alla Commissione un testo in cui, tra l’altro, si definisce come equo il compenso pattuito, ai sensi dell’art. 9 comma 4 del D.L. 24 gennaio 2012 n. 1, che risulta proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale, conformemente ai parametri stabiliti dall’apposito decreto del Ministero competente.
Il testo prevede anche un passaggio fondamentale dedicato alle pubbliche amministrazioni che, in attuazione dei principi di trasparenza devono osservare sempre il principio dell’equo compenso; una prassi che interesserà, in particolare, le prestazioni rese dai professionisti in seguito all’adozione ufficiale del provvedimento: non consentendo più l’affidamento gratuito di prestazioni professionali.
ProfessionItaliane si augura che la discussione possa portare al più presto all’approvazione del testo definitivo di un provvedimento che il mondo delle professioni ritiene determinante per il proprio futuro.
QUI il comunicato stampa ProfessionItaliane